Quando i primi alberi cominciano a tingersi di giallo un senso di gioia misto a nostalgia mi pervadono.
È l’ora del raccolto. L’uva, le mele, le pere sono pronte per esser colte e custodite gelosamente in un luogo fresco per i mesi freddi che arriveranno.
Tutto sembra rallentare, come se i primi freddi volessero segnare un’inversione di marcia. Quel brulichio di vita, in primavera prima ed estate poi, lentamente cede il passo all’autunno che si fa strada tra le prime foglie che cadono a terra.
Tutto è in trasformazione verso il silenzioso e illusorio fermarsi della vita naturale tipica dell’inverno.
Ma prima che tutto questo accada l’autunno fa il suo ingresso con i suoi mille colori dalle calde gradazioni.
Solo gli odori sono sufficienti per amare questa stagione quanto basta.
Il profumo di bosco e dei primi funghetti che timidamente fanno capolino dal sottobosco, il fumo dal comignolo e il profumo della prima legna che arde nelle stufe per scaldare dai primi freddi, il profumo di uva matura e del dolce mosto, il magico profumo del mallo che abbandona la sua noce, le foglie che lentamente si trasformano nei colori più disparati per poi cadere a terra soavemente.
Ed in tutto questo lavorio e questa trasformazione la natura ci chiama a fermarci per ascoltare, per sentire, per osservare, per toccare con mano…
Sta a noi cogliere questi momenti ed essere in grado, essere capaci di prenderci del tempo, il nostro tempo, per poter assaporare tutto questo, per poter assaporare così tanta pienezza e abbondanza di vita nel mese che ingiustamente viene considerato come uno dei più malinconici: “che la metamorfosi autunnale abbia inizio!”
Erica
Ecco alcune foto scattate nel Mondo degli Elfi:
