Vai al contenuto
Home » Blog » La storia di un seme in soffitta e della sua rinascita

La storia di un seme in soffitta e della sua rinascita

Cos’è un seme?
Quante definizioni può avere un esserino come un seme, così piccolo, delicato ma al contempo racchiuso nel suo tegumento protettivo che lo rifugge da urti, gelo e imprevisti di ogni sorta?
Lui che rimane lì, dormiente, anche per decenni in una soffitta di una casa di montagna e che attende la mano Amica di un Uomo di buon cuore per essere risvegliato✨

Si perché è proprio questa la storia di questa sera.
Quella di un seme rinato dal freddo di una soffitta abbandonata.

Dovete sapere che questo nostro cammino parte da lontano…..
Era il 2015, vivevamo lontani da qui in un appartamento di 40 metri quadri, quando emerse in noi la voglia di cambiare Vita.
Di vivere una Vita più piena e dedita a Madre Natura, all’autosussistenza, al rispetto della terra e dei suoi frutti.

E così andammo alla ricerca di persone da cui trarre ispirazione, persone con una storia da ascoltare❤️
E tra queste persone la Vita ci portò in Valtellina, ormai quasi dieci anni orsono, per conoscere quell’uomo di cuore di cui parlavo poco fa.
Un’Anima dedita alla ricerca delle semenze locali e autoctone della sua terra.
Semenze perdute ma che attendono che una mano piena di calda Vita umana possa ridar loro la possibilità di rinascere

E così è accaduto…
In una soffitta abbandonata, proprio nel 2015 anno in cui andammo a trovarlo, trovò delle semenze che dormivano profondamente in un vecchio baule ormai da 30 o 40 anni.
In primavera provò a seminare quei semini che dormivano ormai da molto tempo.

Il tentativo di semina non andò a buon fine.
I semi erano troppo vecchi, sembrava che tutto fosse perduto.
Ma c’era ancora una possibilità di rinascita.
Dare “una scossa” ai semi!
Metterli 24 ore in congelatore e l’indomani seminarli appena tirati fuori dal gelo.
Ed è così che da tanti semini spuntò fuori una spiga.
Una sola spiga.

Una spiga che attendeva quasi mezzo secolo di essere ritrovata.
Quel tanto che bastava per rinascere di nuovo.
Che avrebbe permesso di dare nuova Vita ai semi di una varietà di frumento resistente a 1.600 metri di quota.

Come la storia dell’ape morta e poi rinata (pubblicata qualche giorno fa nel Blog) anche questa storia ha dell’incredibile.
Il seme, dopo decenni di dormienza, è rinato!

Cosa contiene in sé un seme?
Cosa contiene un sé un’ape?
E cosa contiene in sé un Essere Vivente di qualsiasi specie esso sia?

Contiene Energia.
Contiene Vita.
Contiene rinascita.
Una forza in potenza che attende solo che una mano Amica la tiri in quà.
Attende che l’energia di un’Anima sensibile si prenda cura di lui.

Nulla è più forte dell’energia che ognuno di noi può trasmettere all’altro.
La nostra energia trascende qualsiasi sostanza chimica prodotta artificialmente.
Perché la nostra Energia ha come “ingrediente principale” la Vita.
Un’ape può rinascere.
Un seme abbandonato da decenni in un baule può germogliare ancora nel 2023.

E quell’energia ha permesso dopo ben 8 anni di rincontrare quell’Uomo, quell’Anima sensibile che ha fatto rinascere il seme da un baule e che fu per noi esempio di grande ispirazione.

Dopo ben 8 anni che lo andammo a trovare in Valtellina lo abbiamo ritrovato proprio qui, nella nostra nuova terra, in Valbelluna, alla “Chiamata a Raccolto”, un grande evento di scambio di semi che richiama migliaia di persone amanti della terra che si svolge ogni anno presso Seren del Grappa.

Come è piccolo il mondo, vero?
Quel circolo di energia che mette in moto i semi, le apine e qualsiasi forma di Vita in ascolto, quando tra noi scorrono sentimenti buoni e costruttivi, ci avvolge nel suo vortice di infinite meravigliose possibilità, come quella che oggi ha permesso di far rincontrare le nostre Anime.

La Vita è una continua rinascita.
È un continuo Risveglio✨🙏🏻
Anche nei momenti più difficili quando tutto ciò che ci attornia, le vicissitudini della nostra Vita, ci tirano in giù è importante rimanere fermi ad ascoltare, ad osservare.

Affidarsi al flusso, lasciar andare i pensieri e rimanere in attesa.
Non è per nulla semplice ma affidarsi a ciò che gravita attorno a noi può fare la differenza.
Quella lunga attesa che per noi in quel momento può sembrare infinita, come accaduto con il semino, può invece rivelarsi una nuova possibilità, una nuova rinascita.

Siamo tutti semini pronti a rinascere ogni giorno❤️

Erica            

Condividi 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *




Enter Captcha Here :